Orientarsi tra gli abbonamenti adsl presenta delle incertezze a causa del possibile divario tra la velocità di banda promessa dall’operatore e la reale velocità della connessione.
I valori riscontrati dopo l’attivazione del servizio si rivelano il più delle volte al di sotto di quelli dichiarati dall’operatore che imputa la causa del problema ai limiti infrastrutturali della rete.
Per migliorare il rapporto tra il cliente e l’operatore, l’Agcom, con la Delibera n.244/08/CSP, ha fornito gli strumenti per una maggiore consapevolezza di ciò che l’utente può aspettarsi in termini di velocità dalla propria connessione, pubblicando i valori statistici di velocità per le offerte di abbonamento più vendute.
Le misurazioni sono state espletate seguendo gli indicatori stabiliti dall’Autorità e i risultati relativi al primo semestre 2011 sono visualizzabili solo per sette regioni: Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Veneto e Piemonte sul sito misurainternet.
Il servizio trovatariffe.it che offre un servizio di consulenza adsl e voce, ha analizzato le misurazioni effettuate in Puglia con riferimento agli abbonamenti adsl che prevedono una velocità in download di 7 mega.
I parametri presi in esame sono upload, download espressi in Kbps e ritardo di trasmissione dati, espressi in ms. (rtt/2), tenendo conto dei valori medi in 5 percentile e 95 percentile.
Dall’analisi complessiva dei dati risulta che i valori medi di download rientrano nei parametri previsti dalla banda minima garantita, il valore di banda introdotto nella stessa Delibera che prevede l’obbligo a carico dell’operatore di pubblicare la banda minima in downloading pari alla media per singola offerta oppure in mancanza indicare il valore obiettivo di tale misura.
Il ritardo di trasmissione dati espresso in ms. che indica il tempo necessario per trasmettere pacchetti dati verso il client destinatario, è compreso da un minimo di 8 ms. ad un massimo di 30 ms. Il valore basso dell’indicatore è particolarmente significativo per le applicazioni che richiedono un basso ritardo di trasmissione, quali le comunicazioni vocali e lo streaming video.
I risultati delle misurazioni effettuate dall’Autorità rispettano gli standard di qualità, tuttavia sollevano delle perplessità sulla reale corrispondenza dei valori raccolti alle effettive velocità della connessione rilevata dagli utenti durante la navigazione. I dubbi si fondano sulle metodologie utilizzate per le analisi dei test quale il modello di misura adottato, denominato sistema server oriented, la pianificazione delle misure di concerto con i provider e un numero ridotto di client su cui effetuare i test.
Un effettivo aumento dei client è in fase di progetto e conferirebbe maggiore attendibilità alle misurazioni che hanno il merito di fornire uno strumento di valutazione delle offerte ai clienti.
Per confrontare le tariffe di tutti gli operatori e visualizzare la velocità minima garantita dai provider consultare il servizio trovatariffe.it
Vitale Antonio