Il mondo delle rinnovabili in subbuglio ha protestato questa mattina a Montecitorio contro i tagli agli incentivi proposti nel quinto conto energia 2012 dal governo. Si chiede ai ministri di rivedere il decreto che, se venisse applicato, paralizzerebbe il settore generando una notevole perdita economica.

Il settore delle rinnovabili, già pesantemente ridimensionato con gli ultimi decreti del terzo e quarto conto energia, rimane in attesa di una revisione del quinto conto energia magari da effettuarsi con un confronto con le associazioni del settore visto che, come afferma Zanchini (vicepresidente di Legambiente),  i decreti fino ad ora sono stati approvati senza alcun confronto e apparentemente con una logica fortemente contrapposta allo sviluppo delle fonti energetiche pulite.

Si aspetta così il passaggio del decreto alla conferenza Stato regioni sperando di trovare un punto d’intesa tra i ministri e gli addetti ai lavori che soddisfi tutti quanti.

In particolare le associazioni chiedono anche di premiare con sconti sulle bollette le famiglie che riducono gli sprechi elettrici e energetici in generale.

Tra le associazioni presenti l’Anev, Aper, Assoenergie Future, Assosolare e Comitato industrie fotovoltaiche italiane. Tra gli ambientalisti, Greenpeace, Kyoto Club, Legambiente, Wwf. Inoltre sono presenti striscioni e bandiere della Cgil Fiom, Fim Cisl, Uilm e anche alcune bandiere No-Tav.