Malta svolta verso l’energia pulita e il settore delle fonti rinnovabili. Una “rivoluzione” importante per l’isola dei cavalieri che oggi produce solo il 2% del proprio fabbisogno energetico con le fonti pulite, nonostante si trovi in un’area molto ventosa e soleggiata. Ma il governo maltese ha deciso di raggiungere almeno il 10% di energie pulite entro il 2020, e ha presentato ai cittadini un progetto di una mega-centrale eolica da installare nelle acque del Canale di Sicilia, a largo di Malta. Sarà una consultazione pubblica a decidere se questa centrale, sviluppata dall’azienda svedese Hexicon, verrà realizzata o meno.
E allora andiamo a scoprire di che tipo di struttura si tratta: è una piattaforma galleggiante su cui sarebbero installati dei rotori eolici. Di forma esagonale, la struttura avrebbe una potenza istallata di 54 MW, acquisendo così il primato di parco eolico galleggiante più grande mai realizzato. Ormeggiata nelle acque profonde al largo della costa nord-orientale di Malta, a 11 miglia nautiche dal litorale, la struttura dovrebbe montare 36 turbine eoliche da 120 metri di altezza ad asse orizzontale, ognuna della potenza di 6.5MW, localizzate agli angoli dell’esagono, e altre 30 da 500 kW ad asse verticale. La struttura sarebbe ancorata da cavi d’acciaio al fondo del Mediterraneo. In questo modo sarà possibile sfruttare i venti molto forti al largo dell’isola e sarà comunque abbastanza vicino per permettere un cablaggio sicuro all’isola.
In corsa per ottenere i finanziamenti dalla Commissione europea nell’ambito del programma NER300, la società svedese ha dichiarato che il progetto non dovrà essere necessariamente realizzato a Malta, visto che altri siti a largo delle coste di Cipro e della Svezia sono risultati idonei all’ancoraggio della piattaforma.
“Dipende molto da che cosa ogni paese sia disposto a fornire in termini di sostegno. E’ difficile dire quale paese sarà disposto a muoversi più rapidamente per portare avanti il progetto. Ci sono domande alle quali ancora non è stata data una risposta … ma l’Agenzia Svedese per l’Energia ha dimostrato pieno interesse per il nostro progetto” ha dichiarato Percy Sundquis, della Hexicon.
La piattaforma, 480 metri di diametro e 26 metri di altezza sull’acqua, è stata studiata per affrontare anche onde di 25 metri senza mettere a rischio la produzione di energia.
Al momento sono ancora allo studio i problemi legati all’impatto ambientale, ad esempio che non venga danneggiata la vita marina o che la presenza della piattaforma non interferisca con la migrazione degli uccelli.